Anche il pene ha muscoli

Quanti di voi hanno sentito da più parti che il pene non è un muscolo. E’ vero non ha muscoli striati ma in compenso è ricco di cellule muscolari liscie. Queste cellule sono disposte in grande quantità nelle pareti dei vasi e del tessuto erettile, corpi cavernosi e tessuto spongioso di uretra e glande.

Le cellule muscolari lisce hanno il compito principale di regolare la presenza di sangue all’interno delle cavità del tessuto erettile. In particolare la loro contrazione determina lo svuotamento delle cavità, situazione propria dello stato flaccido del pene, mentre il loro rilassamento determina una facilitazione nell’ingresso di sangue, caratteristica dello stato di erezione.

Le cellule muscolari lisce si contraggono ad opera di segnali nervosi o mediatori chimici. Questi segnali vengono prodotti in seguito a situazioni di vario genere, come ad esempio: emozioni, caldo, freddo, traumi e altri.

A chi non è capitato di trovarsi, dopo un periodo intenso di esercizi di PE, con le misure (lunghezza e circonferenza) leggermente inferiori al normale e con un pene meno elastico?
A me è successo alcune volte e nell’arco di uno o due giorni, fortunatamente, notavo che le misure ritornavano normali e l’elasticità veniva ripristinata.
Penso che tutto questo sia causato delle cellule muscolari liscie che, a seguito del “trauma” provocato dall’esercizio, si contraevano più del normale in segno di difesa dei tessuti. La contrazione presente rende non solo il pene meno elastico, ma anche di dimensioni lievemente ridotte. Probabilmente un leggero massaggio e ripetuti riscaldamenti dei tessuti consentono una più rapida risoluzione di questa “contrattura”. Questo è quello che ho notato e che suppongo accada nei tessuti.
Per meglio chiarire quello che potrebbe accadere ho preparato un semplice schema che vi allego.

Grazie Doc della spiegazione, è quello che mi è appena accaduto e come dici tu con il riposo sono tornato come prima.

Grande … visto che riposare fa bene? Ma non prendiamoci troppo gusto, bisogna fargli capire che lo vogliamo più grande quindi deve crescere! :-D

Non si capisce molto la differenza tra cellula muscolare liscia distesa e contratta, secondo me - nelle figura intendo. Non si può migliorare? Non ti voglio rompere le balls fratello ma vorrei fare di questa post un articolo, quindi deve essere proprio chiara.

PS: ops, parlato troppo presto. :D

Ma dove è andata a finire l’altra immagine?

L’altra immagine era relativa ad un altro concetto, l’avevo disegnata per dimostrare un’altra cosa che era emersa dai nostri post. L’ho messa in un’altra discussione.

Non ti preoccupare dimmi cosa vuoi che faccia. Questi schemi li ho fatti in 20 minuti, non ci ho dedicato molto in effetti, so fare di molto meglio! Tu critica e io miglioro :-)

No credo che unita all’altra immagine si completino, quindi probabilmente riunirò le discussioni.

Grazie Geko ;)

Interessante lavoro Geco, se con Marinera riusciste ad unire tutti i lavori fatti anche da lui, potrebbe uscirne un ottimo documento per il PE, anche considerando il fatto che al giorno d’oggi (anche in campo internazionale) c’è ben poco, sarebbe davvero una cosa eccezionale. :up:

Per risolvere qualche dubbio servirebbe un po’ di sana sperimentazione, fatta anche con piccole biopsie dei tessuti per vedere cosa succede dopo un periodo di allenamento. Peccato che non si trovino i matti che accettino di sottoporsi volontariamente ad un lavoro di questo tipo!

Studiando solo le routine fatte è un lavoro poco preciso ed eterno, ci sono troppe varabili.

Qualcosa continua a non convincermi;ad esempio, nel periodo refrattario, la muscolatura liscia è contratta. Ebbene io non ho difficoltà a raggiungere la massima lunghezza stirata; anzi, è più facile che nello stato ‘normale’.

Ora, la tunica albuginea è elastica. Se si tira troppo, tende a ‘rimbalzare’, a tornare allo stato iniziale con molta forza, quindi sostanzialmene comportandosi come un muscolo che si contrae.

Il freddo poi, contrae si la muscolatura liscia, ma rende anche più anelastici i tendini, come tutti sanno.

O ancora: supponi che il pene sia del tutto privo di corpi cavernosi, e quindi il ruolo della muscolatura liscia sia inesistente: sarà più difficile o più facile stirare il pene?

Quindi credo che, almeno in parte, la difficoltà a stirare il pene quando si è esagerato siano da ascrivere alla reazione dei legamenti e della tunica - mi pare che sia la spiegazione migliore.

Nel periodo refrattario, la muscolatura liscia è contratta, ma non come intendo io quando si contrae maggiormente (più del normale) per mettersi sulla “difensiva” a seguito di un esercizio troppo pesante. Devi pensare ad una situazione simile alla contrattura muscolare di un muscolo scheletrico. La contrazione che dici tu è una contrazione basale per svuotare i corpi cavernosi. Sicuramente stirandolo in questo momento è più semplice tutti i tessuti sono ben dilatati da una super erezione che ti ha fatto godere!

La tunica albuginea è elastica, ma fino ad un certo punto, oltre il quale diviene inestensibile (grazie al tessuto connettivo denso di cui è composta), questo è importante per dare la rigidità al pene, se non fosse così durante l’erezione il pene crescerebbe ma non diventerebbe tosto!
Se si tira troppo, tende a ‘rimbalzare’, a tornare allo stato iniziale con molta forza (questo perchè è costituita anche da scarse fibrocellule muscolari lisce e fibre elastiche). Non puoi paragonare una tunica con un muscolo, hanno strutture molto diverse e di conseguenza elasticità differenti, oltre che differenti comportamenti alla trazione. Il muscolo ha una struttura organizzata in grado di contrarsi, nella tunica le fibre non sono organizzate.

Sì, il freddo provoca una contrazione alla muscolatura liscia e rende anche più anelastici i tendini. Anche nei tendini o legamenti (e anche nella tunica) sono presenti alcune cellule muscolari lisce (si contraggono e rendono meno elastico il tessuto), ma sono poche rispetto alla grande quantità presente nelle pareti del tessuto erettile

Secondo me se non ci fosse il tessuto erettile il pene flaccido sarebbe più lungo, è la parte muscolare che fondamentalmente tiene il pene più o meno corto. Detto questo sarebbe servirebbe meno trazione per portarlo alla sua massima estensione da flaccido. Servirebbe solo contrastare quel po’ di muscolatura liscia e quelle poche fibre elastiche che sono nella tunica.

Non posso dire che la difficoltà ad allungare il pene non sia neppure in parte derivante da tunica e legamento sospensore. Quello che voglio dire è che la massima parte di questo impedimento deriva dalla muscolatura e la muscolatura è fondamentalmente concentrata nel tessuto erettile non nella tunica e legamenti.

Mari… scrivere è durissima alla prossima ci troviamo al pub davanti ad un bel bicchiere di birra!

Mi è venuta una bellissima idea, perchè non organizziamo un seminario, giornata di studio o altro. Potremmo trattare di alcuni argomenti e discutere agevolmente. Alla fine pubblichiamo gli atti del “congresso”. Volendo possiamo anche fare una sessione pratica dove ci si tira il sepentello all together. Vabbè l’ultima parte la si può anche evitare ma l’idea del seminario è galattica, no?

Dunque: cerca di tradurre questa tua visione in una post unica, se puoi in inglese; se non riesci ti aiuto io. Aggiungi le figure e poi lo pubblichiamo sulla parte in inglese e vediamo il feed back. Non sapevo ci fossere delle cellule muscolari lisce nei tendini sinceramente, hai una referenza per questo? In ogni caso come ipotesi va pubblicata e ognuno potrà dare un giudizio.

Più che ‘Anche il pene ha i muscoli’ (che ricorda un articolo di Remek) dovrebbe essere sul tipo ‘Il ruolo della muscolatura liscia nel turtling’ o qualcosa di simile.

In effetti hai ragione, mi riferivo alle strutture del pene, non è molto chiaro come l’ho scritto! Nei tendini non ci sono fibre muscolari liscie sono solo presenti (in varie quantità) in quasi tutte le fasce che sono presenti nel pene.
Vedo di produrre una versione inglese.