Piccolo ematoma, stretching?

Dopo la routine di oggi ho notato la comparsa di un piccolo ematoma, circa un centimetro quadrato, sull’asta; non sento nessun dolore ma vedere il viola del sangue mi ha un po’ preoccupato e ho subito applicato un impacco di ghiaccio. A voi è mai capitato? Può essere la presa troppo stretta nello stretching? Ho una presa piuttosto forte, anche quando faccio gli stacchi riesco a gestire carichi pesanti senza fasce o magnesite. Quanto stringete e quanto forte tirate per evitare questi inconvenienti?

Penso che sia il caso di sospendere finché non sarà riassorbito, sarà dura fare già qualche giorno di stop perché ho una gran voglia di tirarmelo: vedere i risultati di alcuni utenti mi ha dato una gran carica (in particolare hope e le impressionanti prove fotografiche di bennet8), inizio a credere che possa funzionare sul serio.

Avete consigli per favorire la scomparsa oltre le classiche cure da livido?

Fermati con la routine e aspetta che la pelle si rigeneri del tutto perché se nò rischieresti che l ematoma diventi più grande portando problemi ben più gravi, dopodiche ricomincia con prese più leggere eseguendo la tecnica nel miglior modo possibile

Dopo che è passato aspetta ancora qualche giorno prima di riprendere, per far rimarginare del tutto la ferita.
Non devi tirare eccessivamente altrimenti hai la reazione inversa nel tessuto, troppo danno porta ad un condizionamento del tessuto (diventa più resistente) che sarà quindi poi ancora più difficile da allungare.
In più considera che nel corpo in seguito a ferite estese o croniche avviene anche la contrazione del tessuto a seguito processo di formazione di una cicatrice.
Bisogna quindi assolutamente evitare stress troppo forti!

Dopo che ti sei ripreso utilizza meno forza (non devi staccaratelo!), cerca di mantenerla costante e nel frattempo di rilassare il pene (sei fai un kegel lo sentirai contrarsi, mentre tu devi rilasciare quei muscoli) ed in generale tutto il corpo tramite la respirazione.
Non avere fretta, perché non è di aiuto col PE e rischi facilmente di infortunarti come hai già visto; i risultati non arrivano da un giorno all’altro, ci vogliono pazienza e costanza!
I giorni di riposo sono altrettanto importanti che i giorni di allenamento, quindi non disperarti se qualche giorno devi fermarti per la ferita.

Non penso di tirare eccessivamente, è colpa della presa troppo stretta, altrimenti non riesco ad afferrarlo.

Ma il principio dello stretching con fulcro, esercizio che non faccio ancora perché sono un principiante, non è proprio usare l’effetto leva? Sei sicuro che sia la forza a condizionare i tessuti?
Sono confuso, se la crescita è una reazione ad una forza leggera ma costante che pian piano condiziona i tessuti, non converrebbe iniziare con l’estensore e passare agli esercizi manuali solo in un secondo tempo?
Faccio tutte queste domande perché sono spaesato e vorrei capire.

Qualcuno ha provato ad adottare i principi della TCG, l’ho letta ieri sera? Forse la risposta è li.

Mi toccherà iniziare a studiare l’anatomia del pene.

Il mio era solo un invito a moderare la forza, ma se non è quello il problema allora è la presa.
Per condizionamento si intende che il tessuto diventa più resistente allo stress e più difficile da far crescere.

La quantità di forza dipende se il tuo scopo è allungare il legamento sospensorio o allungare i tessuti del pene; nel secondo caso dalla mia esperienza è meglio una forza più leggera ma costante, che non condiziona il tessuto.
In realtà probabilmente con lo stretching agisci sia sul legamento che sui tessuti del pene, visto che comunque la forza non è eccessiva ;)

Ti ringrazio della risposta. :)

I miei dubbi nascono dal fatto che per la natura stessa del PE manca una conoscenza organica, questo mi rende difficile capire come muovermi. Le tue risposte però sono molto rassicuranti. :)

Si in effetti molto spesso a forza di tentativi funziona, ma capire il perché è tutta un’altra storia.
È solo negli ultimi anni che ho cominciato a comprenderne i meccanismi!
Poi c’è da considerare anche che ogni persona reagisce diversamente a differenti strategie di PE quindi questo può generare confusione.

Cominciare leggeri però secondo me è la migliore opzione, altrimenti saltando direttamente a routine più estreme si rischia di bruciare tutti i possibili guadagni iniziali e condizionare prematuramente il pene.

Ciao YukioM, se la presa per gli stiramenti, e penso che li effettui afferrandolo alla base del glande scoperto, continuamente ti sfugge e sei costretto ad aumentare la forza in presa, metti fra te e il pene una striscia di panno di daino, va comunque bene anche un po’ di carta igienica, evitando inutili schiacciamenti che spesso procurano parestesia per intorpidimento delle terminazioni nervose!! È molto più facile invece con il jelqing rompere un vaso venoso e procurarsi un’ecchimosi!! Ma solo tu sai come sono andati i fatti.

Un saluto.😜

Ieri l’ematoma si è completamente riassorbito, tra qualche giorno ricomincerò gli esercizi.

Come anticipato in risposta a Giuseppe sono ipocondriaco, infatti venerdì per un attimo mi ero convinto di aver sviluppato una fibrosi alla tunica. Per fortuna ormai riesco a controllare l’ansia e sono riuscito a pensarci poco cercando di concentrarmi solo su del lavoro arretrato.

Grazie a tutti per il supporto. ;)